Questa raccolta di poesie è una scorribanda nell’infinito, un arpeggio nel vuoto, un vibrante turbamento. Ancor di più, Cosmo è un viaggio interiore in una di quelle pause della vita, che non si sa perché arrivano quando arrivano e tuttavia chiedono di essere accolte, ascoltate, vissute. Forse hanno a che fare con un prima e un dopo, ma intanto s’impongono irresistibili e si fanno largo tra le consapevolezze pregresse e le aspirazioni successive. Irrompono perché sono l’esito di un cammino compiuto e perché alludono a traiettorie future. Non dunque incidentali o accidentali, ma contrappunto vitale che decomprime e insieme ricarica. (Sandro Medici)