Libro sincero perché c’è molto di autobiografico nella descrizione dei personaggi e dei luoghi frequentati dai due scrittori che si snodano tra Londra e Siena, passando per le campagne a sud della città toscana. E poi la passione per la pittura e la situazione familiare della figura femminile in ogni racconto e molti altri risvolti autobiografici delle storie contenute.
Intimo perché gli autori non temono di mettere a nudo i loro pensieri e le loro fantasie più segrete, come i loro desideri e le loro passioni.
Urgente in quanto tutto il contenuto emotivo sembra uscire fuori quasi in maniera impellente, superando qualsiasi forma di pudore e censura. C’è la voglia di sviscerare tutti i movimenti dell’animo umano, anche quelli più piccoli e la ricerca di una tensione emotiva che arriva lentamente all’esplosione finale.
Racconti da non pubblicare nasce ‘casualmente’ ed è rappresentato dal racconto a quattro mani che porta questo titolo e che oscilla tra erotismo e noir. Un episodio drammatico in mezzo alla notte, in cui si confrontano il ”personaggio maschile” e il ”personaggio femminile” che osservano e vivono questa lunga notte da due prospettive diverse. Accanto a questo, quattro racconti lunghi di Annalisa Coppolaro e Ivan Nannini, che spaziano su temi diversi: il desiderio, l’amore, la solitudine, l’amicizia, l’erotismo, la violenza, la mancanza, la lucida follia.
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