La comunicazione di Dio non è un libro che assomiglia ad altri, anzi se volessi azzardare direi che è un libro solo a motivo della sua forma cartacea quando, invece, è una ricerca innovativa, una proposta forte, elaborata da Andrea Pandolfi di professione consulente olista metodo Es.Pe., per cercare di ripulire il percorso individuale da dogmi e costrizioni, facilitando così il raggiungimento dello stare bene: piacere, riconoscimento, liberà di Essere, accoglienza, originalità, innovazione, esclusività, realizzazione, trasformazione, espansione. Qualcosa di troppo astratto direbbe qualcuno, le parole stesse lo sono finché su carta tangibili. Ma finisce tutto qui? No, è qui che l’astratto diventa possibile. Parte tutto da qui: dalla forza, dall’energia delle parole. Quella che la maggior parte di noi non conosce. E che può diventare parte reale del nostro Essere, del nostro approccio con la vita. La proposta di Pandolfi può essere scandita attraverso 4 punti principali che troverete in questa recensione attraverso frasi appositamente colorate.
La ricerca e la sperimentazione sul campo di Andrea Pandolfi fonda su di un presupposto ben preciso: l’essere umano è intrappolato in meccanismi di comunicazione condizionati e manipolati da parole-codice, capaci di alterare la genetica e di disunire le individualità dalle proprie libertà e originalità.
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