Da piccolo i giochi preferiti di Citrullone non sono il trenino o le macchinine ma giocare al dottore con tutte le bambine del quartiere, sperando di carpire qualche bacio. Crescendo capisce che non è fatto per una sola bambina: così diventa un rubacuori di periferia, raccontando a tutte la stessa favola dell’uomo innamorato, tra promesse di notti piccanti e un amore per sempre. E dopo averne passate di grasse e di magre, si domanda: quante possibilità esistono per un libustiere dongiovanni, bugiardo no all’osso, di trovare una “santa” che lo possa redimere? Ecco la parodia moderna di messer Citrullone, il quale, nella patria decadente dei mille Casanova, da ingenuo ragazzo sognatore dei giorni nostri sogna l’amore “contundente e non solo plutonico”. Attraverso inverosimili avventure amorose e numerosi inganni perpetrati dalla per da Curvona Sgraffignona, sembra trovare pace con la nobilnonna Eli Puzzapiedi, zitella stagionata de borgata, che, grazie al suo proverbiale olezzo, circuisce il nostro eroe fino a trasformarlo nel marito che nessuna vorrebbe.
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