Questo romanzo è in forma di racconti che apparentemente distanti fra di loro si compongono nella ricerca di tracce, di segni che rimandano all’esperienza, di significati mai evidentemente presenti. Sono storie di attimi o forse storie di una vita intera. Storie di albe, notti e tramonti. Nel tentativo di recupero, forse ossessivo, di quello che non c’è, nel tentativo di ritrovare quel tassello di puzzle mancante, che quadro della propria esistenza completerebbe e colorerebbe di senso. “Chiunque io fossi, ero nelle parole”