I pensieri dell’autrice evolvono, di volta in volta, sotto il segno della natura, in declinazioni pregne di simboli, decifrabili nella tessitura stessa dei versi, talora in modo univoco e schietto, talora nel labirintico dispiegarsi di un anelito di libertà, assaporato miracolosamente dalla “Finestra sul mare”. Gli occhi si muovono arditi e mai sopiti, per retrocedere o avanzare nello scandaglio interiore, nel riflesso del vivere quotidiano. Si dipanano, nel componimento “Il the caldo della sera”, effluvi caldi e ristoratori, che emanano una consapevolezza nuova, quella di un mondo appartenente al proprio sguardo, sgombro da affanni. La capacità di sorprendersi innamorata della vita lega a filo doppio tutti i versi, ricamati da una principessa moderna, che, in “Princess”, ironizza sulle false aspettative e correda l’amore di errori e imperfezioni.