gio 9/6o | 19.00
Ruvido. haiku e fotografie di Aurelio Vindigni Ricca
Non crateri ma
zigomi scavati e
oscuri occhi.
(da Lei, alla finestra, RUVIDO.)
Tra queste pagine riconosciamo un soggettivismo dalle sfumature malinconiche e dalla rilevante pregnanza evocativa, ottenuta talvolta tramite ossimori più o meno velati. L’orizzonte del verso è spesso squisitamente umano, di un umano che sa di condivisione e intimità. Il dato naturale è presente per similitudine in uno scenario il cui attore è l’uomo nel suo quotidiano dramma. Le foto che si intervallano ai componimenti ritraggono soggetti inanimati di una sobrietà scarna, caratterizzati a volte da uno sfumato lirismo, a volte da un geometrismo raffinato. Ricorrente è la finestra (limen, confine e canale di possibile comunicazione tra mondi divisi, tra interiore ed esteriore) che, in special modo nelle prime due sezioni, si delinea a ribadire il continuum tra immagine e testo.
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