Una storia tutta al femminile: i racconti di donne ormai adulte alle prese con libri e quaderni le cui esperienze, tutte diverse, ci prendono, però, allo stesso modo: commuovendo, divertendo e facendo sperare in un mondo migliore dove tutti i traguardi possano essere raggiunti facilmente con la tenacia e la costanza.
Uno spaccato della società moderna fatta di contraddizioni e di incertezze ma anche di speranze e di rinascite. Un disegno della condizione della donna di oggi, spesso emarginata e relegata a ruoli minori o subalterni, ma anche dell’uomo che, quando si sente a disagio di fronte alla propria compagna, reagisce con fastidio, con indifferenza e, talvolta, con arroganza o addirittura con violenza.
Presentazione di Anna Elisabetta Lombardi Interviene Gabriella Scalisi
Questa raccolta in versi è un inno all’amore celebrato e vissuto e, al tempo stesso, un’elegia della compianta sposa. Quest’opera è un capolavoro di poesia, intrisa di un intenso epos lirico, che narra la favola bella dell’ape e del calabrone, del loro amore indissolubile. Presentano Sandro Angelucci e Franco Campegiani
La spada di Milos – lungi dall’essere una storia a carattere epico, come il nome potrebbe evocare – narra invece le vicende personali di un giovane di una piccola città della provincia serba, Nikola, alle prese con le proprie insicurezze di adolescente e con le aspirazioni di diciassettenne, situazione peraltro comune a giovani d’ogni regione del mondo, ma in questo caso l’ ambientazione nella profonda realtà rurale contadina di quel paese balcanico, un mondo quasi arcaico ed affascinante, la famosa malinconia slava, assurge nella storia a una vera e propria co-protagonista. Si tratta di un romanzo che scandaglia tutti i tipi d’amore: quello madre-figlio e quello uomo-donna, declinati in varie differenti maniere. Il finale agrodolce fornisce una chiave di lettura degli eventi e degli aspetti più importanti della vita.
Un romanzo che tocca temi scioccanti che feriscono l’animo umano, perché per quanto frutto di fantasia prende spunto da storie che purtroppo sono realmente accadute.
Fin dove possono spingere gli abusi e le violenze subite da un bambino? Quanto possono stravolgere l’anima e il destino di una persona? Don Antonio lo racconta, passando dalle molestie del padre a quelle subite in seminario, fino alla liberazione, solo apparente, quando inizia a gestire la sua parrocchia. Una vita che richiede coraggio e forza quando la possibilità di redenzione sembra scomparire del tutto. Un racconto intenso e struggente, che Gianmaria Camilleri infiamma di tutte le tinte della passione, delle deviazioni e del risentimento.
sab 7 dic | 18,00 | Terzo grado romanzo di Marco Crocenzi
Una telefonata e… inizia un viaggio di quattrogiovani, che si conoscono dai tempi della scuola, anime semplici e piene di forza, per cercare Andrea e Mara, scomparsi da più di 10 anni. Un percorso difficile nel mondo della tossicodipendenza, pieno di pericoli e di persone senza scrupoli.
– IO PRIGIONIERO IN RUSSIA la storia di un alpino della divisione Julia durante la seconda mondiale sul fronte Russo- (oltre 50.000 copie- vendute ) che ha permesso grazie alla sua preziosa testimonianza ,di poter dare risposta alle migliaia di famiglie italiane riguardo le vicissitudini dei propri cari e loro drammatica sorte.
– MUSSOLINI FINTO PRIGIONIERO AL GRAN SASSO con nuove testimonianze di chi era allora presente, si è ripercorsa la delicata fase storica dellla prigionia di Mussolini al Gran Sasso nel settembre 1943 e attraverso una laboriosa inchiesta si è delineato il quadro di riferimento degli avvenimenti di quel periodo, fornendo chiare delucidazioni sull’effettivo dimensionamento storico dei personaggi presenti
– PINO WILSON VERO CAPITANO D’ALTRI TEMPI,( la biografia ufficiale) autore Vincenzo Di Michele- è la recente novità editoriale dove il capitano storico della Lazio racconta delle sue esperienze calcistiche , dello scudetto con la Lazio , della sua esperienza nella nazionale , e della sua militanza nel Cosmos con Pelè, Beckenbauer e soprattutto è ritornato in argomento su quella vicenda del calcio scommesse.Per migliori riferimenti, consultare il sito www.vincenzodimichele.it
29/11 | 17,30 | Occhio alla penna romanzo di Claudio Di Loreto
La serata sarà presentata dalla prof.ssa D’Antrassi Vincenzina, le letture saranno di Giulia Di Tommaso e Fabio Caricchia suonerà un paio di brani, a tema, con la chitarra acustica.
Sono gli anni di piombo, gli anni degli scontri in piazza, della lotta armata e della sfida tra contestatori e padroni. Anni tristi, anni in cui si piangeva Dio. Pare fosse morto nelle auto prese a rate, o forse – più dignitosamente -, nei miti dell’estate. È questa la storia che fa da sfondo alle scelte di Franco che alla fine decide, scandalizzando tutti, di entrare nei Carabinieri. Comincia così il racconto di vita del maresciallo Franco Di Caro, una storia di crimini, di tecniche investigative, di emozioni e delusioni del mestiere, ma anche di grandi sentimenti come l’amore per Rita, la solidarietà e l’amicizia tra colleghi. Franco snocciola casi, investigazioni sospese sul filo del rasoio, storie grottesche e pedinamenti da film, intercettazioni, truffe, e illeciti di vario tipo, compreso un furto di polli. Crea un quadro preciso e dettagliato dei passi da seguire, delle strategie adottate e del comportamento umano, criminale e non. Ma raccontare qualcosa sottende un “tu”, qualcuno lì pronto ad ascoltare. E allora a chi racconta il maresciallo Di Caro la sua storia di vita? Il “tu” che ascolta si chiama Andrea, ma non è né un sociologo né uno psicoterapeuta. Soprattutto non è un suo amico, eppure Franco si racconta a lui spogliandosi di qualcosa. Questa dunque è la storia di una vita e di un mestiere, è la storia di Franco, che è anche quella di Andrea, o del suo contrario.
Andrea è un giovane di periferia, studente universitario pigro e inconcludente, nonché spacciatore di fumo a tempo perso, ma dal cuore onesto, leale con gli amici e profondamente innamorato della bella e anticonformista Sonia. La sua vita scorre via piatta e tranquilla tra serate, cene e canne in compagnia; finché il suo modesto traffico di erba non entra nel mirino di un ambiguo e corrotto carabiniere che ha dichiarato guerra aperta ai piccoli spacciatori, trasformandoli in realtà in capri espiatori di sporche faccende ben più grandi di loro. Da quel momento inizia per Andrea, così come per i suoi soci, una dura lotta per la sopravvivenza. Nell’arco di una movimentatissima settimana ricca di inquietanti sorprese, tutta la sua esistenza e i suoi affetti più cari saranno messi in discussione e niente potrà mai più essere come prima.
Lui, la Gnoma e un variegato Serraglio sono i protagonisti di Bestiole, opera d’esordio di Lorenzo Folco Costa. Un clan di lupi e lupetti, un riccio, un bassotto (Brutus: una carogna senza confini incarnata in un bassotto nano di meno di sei chili) e altre creature un po’ meno usuali sono solo alcuni degli animali che popolano un serraglio, bipede e non, impegnato a destreggiarsi tra survival urbano e domestico, avventure montane e videoludiche e ogni scintilla di epica magia presente nelle piccole cose. Scritto con un linguaggio raffinato Bestiole è corredato da un glossario che aiuterà il lettore a districarsi nel policromo mondo della Gnoma e di Lui. Una splendida allegoria del quotidiano, denso di sottile ironia.
Mar 19/11 | 18.30 | Mamma ricordi di Claudio Giovanardi
Intervengono Valeria Bellobono e Claudio Fiorentini.
Letture di: Loredana D’Alfonso.
In un colloquio ininterrotto con la madre, e anche con il padre, con lo zio visionario, con il nonno poeta, con i primi amori (la bambina del tennis, la ragazza dai capelli rossi), il protagonista ripercorre la propria infanzia e giovinezza con un continuo andirivieni emotivo da oggi a ieri e ritorno. C’è la zona della memoria, c’è un tuffo nella storia lontana, c’è soprattutto un viaggio negli affetti antichi, nelle emozioni più intime. “Mamma ricordi” è scritto come una partitura musicale, è un flusso del pensiero e del ricordo che vive di ritmo e lirica armonia.