Tratto dalla poesia “Il violinista Jones” di Edgar Lee Masters, la vicenda narra l’avventura della vita di un mendicante, di un avventuriero, di un uomo e dei suoi cambiamenti e dei suoi “distacchi” mentre il mondo cambia intorno a lui. La copertina, a cura di Patrizia Vinale, rappresenta semplicemente un violino: l’essenza e il motore di tutta la storia. Il libro, avendo al suo interno elementi e messaggi di natura animalista e ambientalista, mi ha portato a prendere la decisione di donare il 10% dei miei guadagni sul prezzo di copertina alla causa degli animali abbandonati.
Presenta Federico Fontana. Frammenti musicali di Federica Monterosso e Deborah Italia.
Ottobre. Roma. Sono passati circa tre mesi da quando Sara, Andrew e i vampiri sono stati attaccati dai Dominus. Nessuno ancora sa dare una spiegazione a quella aggressione. Sara, Patrick, Antonia, i membri dei Wanderer, la band di Andrew James, vampiro, a cui Sara ha donato il suo amore, e le amiche di Sara, hanno deciso di comune accordo di trasferirsi tutti a casa di Andrew, per essere più al sicuro e sotto controllo. Tante cose sono cambiate nella vita di Sara…
Nel titolo “Volteggi dell’anima” è sotteso il riferimento alla aleatorietà dell’esistenza ma anche alle sensazioni, alle emozioni che ci accompagnano nella nostra quotidianità. Sia quelle positive che rendono la vita degna di essere vissuta sia quelle che hanno anche qualche chiaroscuro ma servono comunque a farci maturare, a diventare persone migliori. La sezione sugli Haiku si ispira essenzialmente alle stagioni e, con poche parole, l’autrice disegna sprazzi di colori che evocano sentimenti vissuti intensamente. Le poesie non sono datate, in quanto non si è voluto dare importanza al tempo in cui sono state scritte, sia che si tratti di un momento recente sia che risalga alla prima fase nella quale l’autrice ha iniziato a dare voce alla sua sensibilità. Del resto, riportando un pensiero di Mario Luzi: “La poesia vive del presente e confina con l’eterno.”
C’è qualcosa che va al di là della ragione nel percepire la potenza sgorgante dalle parole scritte da Sarita Massai. Simboli sfondano il muro del conoscibile e trasportano il lettore nel mondo senza regole dell’emozione.
Preziosi documenti ritrovati da un clandestino egiziano ad Assisi, in seguito al terremoto del 1997, custodiscono un segreto sul vero motivo che spinse San Francesco alla conversione. Chi era il cavaliere Giovanni e perché un eretico ha potuto influenzare così a fondo Francesco d’Assisi? Una verità talmente scomoda per la chiesa, che il santo stesso ritenne allora di non poter divulgare, confessandosi solo in punto di morte con il suo fratello più prossimo. È il dilemma che un poliziotto si trova a vivere, dopo essere entrato in possesso dei documenti ed aver iniziato la sua indagine privata: un’avventura di altri tempi più che mai attuale, scritta in stile dinamico e accattivante in cui il ricorso al flashback e ai cambi temporali rappresentano un filo di Arianna intricato e appassionante.
“Traslucere” significa “trasparire”, apparire da dietro qualcos’altro, e già nella scelta di questo titolo possiamo trovare il valore delle scelte poetiche di Giacomo Caruso. Ciò che differenzia un Poeta è proprio la scelta del lessico, il desiderio di usare quella parola invece che un’altra, la spinta ossessiva di trovare un ritmo proprio. La sua Poesia non è definita, chiara, i colori delle sue parole non hanno confini netti, ma tendono sempre a mescolarsi;
Fuori piove, dentro pure, passo a prenderti? Non è un romanzo vero è proprio. Un insieme di racconti di vite vissute, di sagome normali finite per errore in una società che non le accoglie. La storia di Linda e di Antonio due ragazzi innamorati che non possono stare insieme a causa della madre . ” Quando tua madre mi disse ” Voi due siete troppo diversi per stare insieme ” pensai ” Diversi da te”.
gio 12 giu | 17:00 | Presentazione collana Manuscriput | Immaginate un libro scritto totalmente a mano, come una volta… un piccolo racconto che trasmette emozioni solamente al primo sguardo. Racconto Blu Genziana di Marilena Votta, calligrafa Simona Raimondi,copertine dipinte a mano da Stefano Zampieri.
Giuseppe sta cercando disperatamente di scoprire la verità sulla morte dello zio, un giornalista assassinato impietosamente. Così,, tra macabri ritrovamenti,, mafia, confraternite segrete, trattati crittografici e antiche vie simboliche, Giuseppe si ritroverà a correre verso “l’orizzonte delle verità”, imbattendosi in un passato che in pericolose e inaspettate vesti, ritornerà a farsi sentire prepotentemente. Un romanzo dove l’adrenalina è sicuramente protagonista e i personaggi rimangono costantemente sul precipizio di un buco nero, scontrandosi con una realtà occulta di poteri e uomini troppo importanti per cadere nelle mani della giustizia. Ma l’orizzonte, a volte, non è così lontano.
Il romanzo può essere considerato un omaggio alla figura di Fëdor Dostoevskij. La storia si compone gradualmente sul flusso di coscienza del protagonista, Andrej, confinato nella Fortezza di Pietro e Paolo in una San Pietroburgo della seconda metà del XIX secolo. I ricordi di infanzia, le figure della madre e del padre, il giovane Dostoevskij, i suoi due amori, Ninoska e Katja, la signora N., anticipano il dramma da cui nasce la necessità del romanzo e che rappresenta, al tempo stesso, la sua conclusione. L’opera si incentra sulla necessità umana di ancorare la vita a una successione temporale di eventi: la trama, però, torna continuamente su se stessa, a testimoniare la ricerca di un giovane uomo che non ha mai elaborato il caos della propria interiorità. Silenzio’ di Patricio Rago.