Lorenzo Poggi è un “giovane” poeta romano (ma tanto vecchio d’anni) esploso come un vulcano da troppo tempo dormiente: la lava dei suoi versi scorre ininterrottamente da cinque anni. È un flusso copioso che riflette la gioia, la voglia, la rabbia, la pena di fare poesia. È una febbre, un destino.
Anche in questa raccolta, coraggiosa sin dall’impertinenza grafica del titolo, Versi cor(ro)sivi, in Poggi si conferma la vena di un trovatore della realtà, la cui poesia è specchio di un tempus edax rerum. L’autore si riallaccia alla tradizione di una vis satirica graffiante che, dalla poesia classica, arriva sino ai grandi maudits della modernità. Poggi è attento ai fremiti dei sogni, “alle verità nascoste nei manici di zappa” e ritrova timbri lirici proprio in quella madia di memoria che è la vita attraversata dal cambiamento.
Un dettato lirico denso ed avvolgente questo di Germana Giardino alla sua seconda prova poetica. Le sue nuove poesie raccolte sotto il titolo “Nomade”, si rivelano come il cardiogramma e il distillato di quella verità del cuore, unica ambizione di ogni poeta al di là di ogni sperimentazione e ricerca espressiva. L’apparizione e il trionfo del cuore vengono dichiarati quasi subito. Il cuore dunque è guida affidabile nella difficoltà dell’espressione artistica, è la fiamma e la luce viscerale che nel suo pulsare si accorda al ritmo stesso della parola
Evento in cui si incontrano ragazzi italiani e stranieri per apprendere, praticare e migliore inglese, francese ed altre lingue. Aperitivo con consumazione 10 euro!
2- 8 mag | mostra fotografica di Pamela Adinolfi a.k.a.Pamlanephoto | Le immagini della mostra di Pamlanephoto fatalmente catturano l’attenzione. Tutte. Alcune lo fanno immediatamente, come potenti calamite. Altre più lentamente come parole antiche. Urge presto il bisogno di portare quelle foto nel nostro nido, per farlo più ricco. Non si può fare a meno di immaginarsele nella propria casa. mar 5 mag | 21:00 | Alchemiche nozze breve performance di teatro danza e lingua dei segni. Di Alessandra Caputo con Pamela Adinolfi, Simone Fraschetti e Michela Ortolani. Voce off di Valentina Conti.
Il piccolo libro del Faraone è una sorta di “tempio letterario” delle buone azioni, una sintesi di saggezza tramandata dal popolo egizio attraverso il sacro linguaggio dei geroglifici.
Converseranno con l’autore Osvaldo Tartaro e Roberta Lagoteta
Romanzo che si struttura attraverso un dialogo emozionante tra un uomo muto e la Luna che, quasi come una vecchia amica, spiega, attraverso le fasi che lei stessa vive nel cielo, tutte le fasi dell’Amore. Un piccolo viaggio insomma in quello che l’Autore crede possa essere questo sentimento universale.
Mi sono chiesto se veramente esistono ancora dei ragazzi come Salvatore Angius. Se veramente esistono ancora dei poeti come Salvatore. La risposta è sì. E vivaddio la cosa mi riempie di gioia. Il cuore di Salvatore abita su un “ermo colle”, lo sguardo di Salvatore coglie “infiniti silenzi”. Leggere i suoi versi è come immergersi in uno di quei quadri dimenticati in un corridoio dimenticato. Quelli che per una vita. Sebbene fossi passato di lì un milione di volte. Non avevi mai attentamente guardato. Poi viene quel giorno che lo guardi e… Diventi tutt’uno con il quadro. Forse perché tutti in questo terzo millennio volgare abbiamo bisogno di momenti di antica bellezza. Salvatore intende così la poesia. Le rime scivolano come sapone dalle mani. Croce, atroce, voce…