Anno 1985 Nel laboratorio di ricerca della Ketirius il Dott Andrew Barkin mette a punto un nuovo farmaco in grado di guarire i malati di cancro Dapprima sperimentato solo sugli animali, il farmaco risulta assai efficace anche sugli uomini ma non c’è tempo per approfondire gli studi su eventuali suoi effetti collaterali perché il disastro nucleare di Chernobyl mette il mondo della scienza alle strette: c’è bisogno di una cura contro il dilagare dei tumori e il nuovo farmaco della Ketirius sembra essere l’unica via di salvezza
Ne “Il sole sottoterra” non mancano episodi di rilievo in cui il protagonista ha saputo narrare con esperienza e professionalità, una storia molto originale e differente dai romanzi che hanno trattato la tragedia dell’Olocausto. Il protagonista durante il periodo di detenzione nel lager combatte per sopravvivere alla morte, ma durante l’inumana selezione all’idoneità al lavoro, la dottoressa responsabile di questa crudele scelta, resta incantata alla vista del giovane professore. Ne seguiranno storie di sentimenti ed episodi legati al proprio destino che lo porteranno attraverso un’Europa sconvolta dalla guerra in cui non mancheranno le emozioni e i colpi di scena. Vincitore del “Memorial Vallavanti Rondoni”
Marcello Clementi è un perfezionista, è ingegnere, e questo inevitabilmente (e mi verrebbe da dire, per fortuna!) si riflette nella “costruzione” dei suoi versi: con pacatezza e determinazione le sue poesie si distendono a riempire lo spazio, un edificio che prima non c’era e adesso è lì, sotto gli occhi di tutti. Una poesia quasi atona, dove il sentimento è quasi impercettibile, in cui il poeta si fa osservatore, uno sguardo clinico e apparentemente distaccato, un occhio discreto e attento alle cose della vita, anche banali, uno sguardo insolito al proprio io, al suo rapportarsi con la realtà, alla tecnologia a basso costo che tutti ormai possediamo, in questo mondo contemporaneo che è futuro realizzato.
La Rosa dei Venti presenta SERATA DELLA BIRRA ARTIGINALE | Degustazione di birre artigianali e di prodotti di due aziende della regione Lazio: Prosciuttificio F.lli Stefanoni di Viterbo | Azienda Agricola Benacquista di Campoli Appennino (FR).15 € prenotazione obbligatoria
Insieme all’autore interverranno il pittore e filosofo Giuseppe Gallo, la poetessa Letizia Leone, il docente di Critica Letteraria alla Sapienza Francesco Muzzioli e il docente di Sociologia alla Sapienza Guglielmo Rinzivillo.
Se le parole del titolo della raccolta evocano concetti labili e caduchi, di solida sostanza sono invece i versi che animano queste pagine, a rendere ben vividi i testi in esso contenuti.Eppure rimane sempre forte, in molte poesie, il concetto di spostamento, di viaggio: un vento che è anche capace di trasportare altrove. La direzione intrapresa dai versi di Isabella è dritta verso il cuore del lettore, è una poesia molto intima non perché si parli strettamente di lei ma perché nasce dalle viscere, dal cuore del suo cuore.
S. D. è un tipo particolare, “pigro nei confronti delle persone e delle cose”, per alcuni versi geniale e per altri eccentrico nell’arte del ragionamento e dei comportamenti. Infilatosi quasi per caso nel vortice delirante di un triangolo amoroso, deve fare i conti con la rincorsa di un amore che lo condurrà a combattere frontalmente con la sua mente e con il suo cuore: “Non ho ceduto al grigio dell’oscurità e del rancore, ma ho saputo tenere la vita accesa; ed ora provo, di nuovo, a riempirla di qualche colore. Ho un’unica certezza dopo l’incontro di ieri: non potrò più farle del male.”