Questo libro è un manuale indispensabile che ogni genitore in particolare e ogni amante del calcio in generale dovrebbe leggere. L’autore non vuole mettere in discussione il cacio praticato in tenera età, ma offrire importanti suggerimenti per tutelare i giovani calciatori. Sotto accusa è l’azione perpetrata ai danni dei bambini perché le scuole cacio nate negli ultimi anni hanno, tranne alcune eccezioni, come unico fine fare del business. Correre libero dietro ad un pallone è un gesto naturale e un bambino non ha bisogno di schemi, tattiche, ruoli definiti e stimoli competitivi che tanto nuocciono alla crescita. Il calcio giovanile va praticato in assoluta libertà che è anche la condizione necessaria per far nascere dei nuovi Messi. Questo libro descrive a fondo la situazione delle scuole calcio che fanno del profitto economico l’unica ragione d’esistenza. Inoltre il libro fornisce importanti suggerimenti per aiutare il calcio italiano a risollevarsi dal degrado morale cui è sprofondato negli ultimi anni.
Se in un bambino c’è l’embrione di un Messi o un Maradona, sicuramente questa sua potenzialità non tarderà a palesarsi, scuola calcio o no. Anzi è certo che se il suo talento non sarà represso in tenera età da istruttori improvvisati, avrà maggiori possibilità di affermazione giocando nel prato del quartiere (…) E’ più facile che i nostri figli diventino, se adeguatamente supportati, dei bravi medici, ingegneri o ricercatori che dei Pirlo o Buffon. Gettare al vento delle potenzialità che negli individui sono spesso presenti, per dare spazio a potenzialità che raramente sono presenti, è un comportamento figlio dei nostri sciagurati tempi.
Un romanzo calato nella Storia in cui amore e odio si intrecciano come in una spirale, uniti per sempre fino alla fine dei suoi giorni.
Ermione di Sparta, figlia della donna considerata dai greci la più bella del mondo. Dopo l’abbandono della madre e trascorsi sette anni dall’inizio della guerra di Troia, decide di salpare per l’Asia Minore per vendicarsi di Paride, l’uomo che ha distrutto la sua famiglia e che in un certo senso è responsabile della morte di sua cugina Ifigenia, uccisa dal padre Agamennone per permettere alle navi di salpare da Aulide. Ma a Troia non troverà solo la vendetta, ma scoprirà qualcosa che cambierà per sempre la sua vita. L’odio verso suo zio, il rancore verso la madre saranno spazzati via dall’amore di Oreste, dai gesti affettuosi di Eirene, la donna che l’ha cresciuta, dalla gentilezza di Patroclo e dalla protezione di Achille, il tormentato principe acheo, il suo maestro di spada, una figura importante ma condannata alla morte. Un racconto per spiegare i sentimenti di quella bambina costretta a crescere forse troppo in fretta, a diventare una donna prima ancora di esserlo, che è stata capace di superare l’abbandono di Elena, la partenza di Menelao, la morte di quella cugina tanto amata e piena di voglia di vivere e la perdita di Achille. Amore e odio si intrecciano come in una spirale, uniti per sempre fino alla fine dei suoi giorni.
La tranquilla monotonia del protagonista viene spazzata via dal rapimento della fidanzata, in trasferta a Los Angeles per inseguire il suo sogno di attrice. La scomparsa della persona amata lo costringerà a viaggiare oltreoceano, mentre all’apparenza il mondo perde via via tutti i più elementari punti fermi, compreso il tempo. Il tempo, uno dei più grandi alleati della Signora con la Falce, che se ne sta paziente, in un angolo, sapendo che prima o poi arriverà il suo turno. Il tempo che lavora ai fianchi ma non colpisce mai direttamente, come il più subdolo dei pugili. Il tempo che perde la sua funzione se tutto inverte la rotta e la morte diventa vita, la rassegnazione diventa speranza e il passato diventa futuro. Perché anche il tempo può piegarsi alla ricerca della verità.
La raccolta parla del viaggio che mi ha portato al di là delle colonne d’Ercole, materiali, ma anche spirituali. Per me diventare migrante e attraversare l’Atlantico ha coinciso col diventare marito e padre. Poi sono tornato in Italia. Presentano la silloge Claudio Damiani e Davide Rondoni
Il tessuto intellettuale di un contesto poetico, il cui impatto emotivo risulta prima di tutto trappola per il lettore attento e agguerrito, privilegia senza alcun dubbio il linguaggio, alludendo ad un intermediario specifico che tenta di incrociare progetto e figura. Il mito non riesce a sopravvivere, nascoste le trasfigurazioni nelle quali bisogna confidare e perdersi. In questa raccolta di Giulio Marchetti l’arte si colloca di nuovo nel rapporto fra la tradizione e l’universo postmoderno nell’accorato scenario di forme vuote, magari ripensate con distacco utopico, e il positivo impatto della memoria involontaria nel riuso della parola. Una parola ripetutamente incisiva, che cerca con insistenza e capacità personale di creare l’atmosfera giusta per le vibrazioni del pensiero costretto a levitare tra le coincidenze delle mutazioni e gli incidenti dell’imprevisto (dalla prefazione di Antonio Spagnuolo).
Dopo l’intervista in Rai, Raffaele Sivolella presenta il suo libro inchiesta Inferno e paradiso è un intreccio di storie: quella dell’autore e quelle di sedici ragazzi di Scampia, scritte di loro pugno. È un’opera intrisa di amore e di verità che desidera smentire il senso comune portato dai pregiudizi, dall’indifferenza.
mer 25 | 19:00 | Slam poetry | goliardica gara di poesia che permette di vincere premi in buoni consumazione! 5 euro per partecipare. Gradito pubblico votante!
Un’affascinante rassegna delle principali conquiste della Fisica antica e moderna. Un tuffo nel cosmo tra i suoi miliardi di galassie e di stelle. Un rapido volo per ripercorrere la storia evolutiva del pianeta Terra e della umanità, alla ricerca di risposte. Le notizie di sorprendenti scoperte scientifiche ed alcune possibili soluzioni ai problemi che affliggono l’umanità, concorrono alla formulazione di un’ipotesi teoricamente accettabile sulla esistenza di un creatore e, conseguentemente, sulla creazione dell’universo.
Chiamiamolo soltanto “Il nostro personaggio”. Sì, ha un nome, come tutti noi. Per questo non ha tutta questa importanza. Non è un uomo che comparirà nei libri di storia. Probabilmente neanche nei giornali locali. È un uomo che si mescola ad altri uomini, semi-trasparente sul color asfalto, mimetizzato sui mezzi pubblici, invisibile portatore di umanità inespressa. Cos’ha da raccontare un uomo così? Tutto, se vuole. Un uomo così è l’essenza reale ed autentica del Terzo Millennio, è un concentrato di autenticità, uno specchio per chiunque abbia il coraggio di ammettere che qualsiasi scelta si allontani dai canoni standard richiede una dose di coraggio inarrivabile quasi per chiunque. E allora si racconta. Più o meno. In realtà ciò che fa è socchiudere una porta, lasciare uno spiraglio attraverso il quale saremo noi a sbirciare. E sarà proprio così che ci renderemo conto che quei pensieri possono essere i nostri e che la voglia di immortalità difficilmente trova strade più poetiche di un piccolo libro. D’altra parte, se stai leggendo queste parole, il suo pubblico sei tu.