Anche quest’anno, Mangiaparole parteciperà come partner alla terza edizione dell’IveliseCineFestival.
Il festival di cortometraggi e documentari, si articolerà in tre giornate di proiezioni della programmazione, dal 30 novembre al 2 dicembre, con la premiazione e la tavola rotonda di chiusura festival, il giorno 3 dicembre 2017, alla quale parteciperanno i concorsisti arrivati in nomination, gli addetti stampa e i membri della Giuria degli Esperti.
Consulta il bando integrale su https://www.teatroivelise.it/ivelisecinefestival/
Alice è una normale ragazza alle prese con l’inizio dell’università, la sua vita apparentemente perfetta viene stravolta dalla fine di un amore che l’aveva accompagnata durante tutta la sua adolescenza. Il senso di vuoto che la pervade la distrae da tutto quello che aveva sempre immaginato per il suo futuro, lasciandola con infiniti punti interrogativi ed un’ incolmabile tristezza nel cuore. Soltanto nella piccola libreria della cittadina medievale dove è nata e cresciuta, può trovare rifugio da quell’assillante senso di vuoto. Cosa le riserverà il destino? Troverà mai l’amore di nuovo?
Amici e Amiche il 2 settembre noi dei Karmablue vorremmo divertirci insieme a voi e con l’occasione presentarvi in anteprima il nostro CD (in fase di registrazione) ci sarà un buffett al prezzo di 10 euro (non vogliamo farvi morire di fame) e alcune bevande a disposizione, saremmo molto contenti se ci veniste a sostenere. Prog-on!!! 😀
Giovanni è un medico affermato, un uomo sposato e un essere umano condizionato dalle scelte imposte dalla sua famiglia. Antonella, sua moglie, è una donna che vive alla continua ricerca della perfezione, pensando così di poter fuggire dalle proprie fragilità e dalla consapevolezza di un matrimonio che non la rende felice. Alessio in una calda estate di sedici anni prima ha trovato in Giovanni l’amore, nel presente ne conserva solo l’amaro ricordo. Una sera, il destino metterà Alessio in pericolo di vita e Giovanni davanti all’unica persona gli abbia mai fatto battere davvero il cuore. Il presente porterà ai tre protagonisti un nuovo stato di coscienza e la consapevolezza che il dolore possa essere il mezzo per rimettere ogni cosa al suo posto.
Vasandhi di Rinaldo Boggiani è molto più di un semplice romanzo, è un risultato artistico coraggioso e originale. La forza del testo è la sua disarmante semplicità. Senza giudizi, sottile nella struttura, il libro racconta una vicenda nella quale la forza d’animo della protagonista, Vasandhi, avvolge fin dalle prime pagine. Subito vogliamo stare vicini a questa giovane donna che ripercorre la sua vita descrivendola per ciò che è stata, inserita in un contesto culturale e sociale a noi sconosciuto. Vasandhi cattura l’attenzione senza pretenderla. Impossibile leggere distrattamente questo libro, impossibile. Presto il nostro cuore inizierà a battere all’unisono con quello della protagonista facendo crescere il desiderio di esserle accanto nelle vicende narrate di violenze e ingiustizie. Tra il caldo indiano, caste, famiglie troppo numerose, la dote come unico strumento per creare unioni, matrimoni decisi a tavolino dove l’affetto cerca disperatamente di nascere quasi sempre soffocato da soprusi chiari fin dalle trattative, camminiamo al fianco della protagonista ed è lei a tenderci la mano.
Interverranno l’autore e la protagonista, Vasandhi. Presenta Francesco Toniarini
Verso il tramonto esplora, con la poesia di Antonio Maggio, la spiritualità attraverso emozioni, osservazioni, relazioni e azioni. Il mondo naturale, lo sfruttamento sistemico dell’ambiente, il nostro desiderio di consumare al massimo, senza badare alle conseguenze, l’informatica con le sue azioni e responsabilità. La realtà del cambiamento climatico, il dibattito sui problemi che ne derivano, le azioni e non, dei governi e le loro responsabilità, le devastazioni che stiamo vivendo. Le cause fondamentali, come la cultura, la religione, la storia, di tutti i conflitti esistenti, che spingono milioni di persone ad abbandonare la propria terra per ragioni di sicurezza e di sopravvivenza.
Per Alessandra Delle Fratte la fenice è l’animale mitologico simbolo del rinnovamento interiore, di una propria metamorfosi femminile legata al rapporto con gli altri e con il mondo. La figlia, la sorella, la madre, la compagna e la specialista nella cura del disagio interiore si alternano e si completano in liriche dense di esperienze e di pensieri, di ricordi d’infanzia, di storie d’amore filiale e romantico ma anche di storie dolorose: la separazione, la negazione e l’abbandono rivelano le ombre e le luci che da sempre convivono nell’animo umano. Come una fenice è un intreccio di versi poliedrici, uno specchio di vite vissute, un universo vibrante di emozioni in cui la parola insegue e abbraccia la verità taumaturgica dei sentimenti.
Centomila copie vendute, romanzo di Paquito Catanzaro. La storia della difficile ascesa dello scrittore Hermes Stopparli | E pensare che c’entravamo tutti, racconti di Giancarlo Marino Una raccolta di racconti che spazia dall’horror al surreale
25 autori raccontano il mare rendendolo protagonista di storie dai mille colori. I racconti affrontano generi diversi, horror,fantastico, romantico, poetico, tutti da scoprire e leggere. È previsto un aperitivo con buffet. Modera il giornalista Andrea Guglielmino.