Imelda Santoro affetta i sentimenti, i sogni, gli amori, le azioni cortesi e quello che ne sortisce fuori è uno strofeggiare pallido e sognante; come dire, c’è un filo di voce, di tono, un sotto tono, che non vuole mai pontificare e moralizzare, rendere le parole insormontabili, ma c’è anche un dimidiare il dire, un evitare di dire in forma aforismatica ciò cui invece tenderebbe il giro frastico. C’è qui la esemplificazione di una poesia onesta, senza perifrasi letterarie, che viene dal muscolo cardiaco e dai sentimenti, dalla affettività verso le persone che popolano l’universo di Imelda Santoro.
Presenta Giorgio Linguaglossa
Segue Buffet
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