Politicamente scorretto. Questa è la prima cosa che viene in mente leggendo il testo di Adriano Marenco. Finalmente. “Dal crollo non si sfugge e dunque è meglio neanche provare a fuggire. L’unica ideologia che resta è quella degli scarafaggi”. Questo è scritto all’inizio del dramma. Ed è già una beffa che questa enunciazione di poetica si ponga come una didascalia, come a dire, non ci saranno oggetti che denotano la scena, in scena è soltanto il crollo. Il crollo di cosa?