Una raccolta scritta per corrispondere all’esigenza, profondamente sentita dall’autore, di ridefinire la funzione della poesia e il suo ruolo civile. Fulci si schiera dalla parte delle cicale, di tutte le cicale e perciò, fuor di metafora, di tutti gli uomini che vede accomunati dalle stesse sofferenze e dagli stessi problemi.
Ne parlano con l’autore Biagio Cipolletta e Cristiano Maria Carta
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