Nei versi di Paolo Cordaro – scrive Marcia Theophilo nella presentazione – sono evidenti la polifonia di voci di altri linguaggi che l’attraversano. Tra il suono e il senso si odono voci conversare nei dialoghi fra i personaggi. La sua è una poesia che si offre. Sono sentieri del proprio tempo, è un invito al lettore perché possano essere lette ed ascoltate. E la capacità di sognare di Paolo Cordaro, l’istinto musicale, il suo lirismo si esprimono nei ritmi da lui stesso creati, il passato germoglia nel presente e nel futuro.