“La figura della protagonista, Emanuela, che, come suggerisce il titolo, si racconta alla sua amata compagna, Guendalina, si delinea attraverso un sapiente gioco di specchi in cui si riflettono, alternati nella narrazione, i racconti e le confessioni delle due donne… L’amore che le unisce sembra un fuoco divoratore, le fonde e le rende continuamente bisognose l’una dell’altra come se ciascuna riuscisse perfettamente a riempire quel vuoto, quel pozzo senza fondo che risiede nel cuore di entrambe, generato e scavato da storie di non amore, di rifiuto, di scelte imposte che hanno privato Guendalina della voglia di vivere e hanno, invece, spinto Emanuela a reagire, non soccombendo. Due risposte completamente differenti ai rovesci della vita e forse proprio per questo il loro incontro è letto come provvidenziale… gli opposti che si attraggono e completano.” (Dalla prefazione di Valeria Soraci)
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