Da molti anni Davide condivide ricordi e déjà vu che non sono suoi, come se dentro di lui ci fosse l’immagine sfuocata di un’altra vita che non gli appartiene. Se n’è fatto una ragione, fino al momento in cui un amico scopre il libro-diario di un viaggiatore dell’Ottocento che descrive i suoi stessi ricordi.
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