Dove nasce il talento della scrittura? Saper raccontare un episodio banale cogliendo l’aspetto più originale? Come riuscire a tenere incollati alla pagina gli occhi ed i visi dei lettori nonostante dietro i libri ci siano paesaggi meravigliosi: il mare al tramonto, oppure il candore della neve?
Molto talento è dovuto a madre natura certamente ma anche l’ambiente dove lo scrittore si mette all’opera deve avere una certa rilevanza. Non si parla solamente della mera biografia, non del luogo di nascita se è vero che Salgari ci ha raccontato storie inventate di sana pianta di un luogo dove non era mai stato (e non c’era ancora internet dove poter attingere informazioni).
Si parla anche degli strumenti per la scrittura. Una buona penna, una sedia comoda, una pagina bianca, ed un tavolo, una scrivania degna.
Giovanni Pascoli aveva nella sua casa di Castelvecchio tre scrivanie diverse: una per le traduzioni, una per la critica dantesca ed una per le poesie. Come indossare un abito diverso per ogni occasione, un abito con tasche per mettere appunti, riflessioni, pensieri etc.
Perché la scrivania è un luogo sacro per uno scrittore, un porto sicuro dove rifugiarsi, un amico che custodisce segreti ben nascosti, un compagno di tristezza che ti tiene l’ennesimo bicchiere di vino.
Certamente c’è chi preferisce scrivanie ordinate piene di cassetti, nascondigli; oppure chi ama il minimalismo di un semplice tavolo su quattro gambe. Ad ogni modo se state cercando un luogo adatto dove scrivere il vostro prossimo libro date un’occhiata alle offerte sul sito Lovethesign.com