Mi sono chiesto se veramente esistono ancora dei ragazzi come Salvatore Angius. Se veramente esistono ancora dei poeti come Salvatore. La risposta è sì. E vivaddio la cosa mi riempie di gioia. Il cuore di Salvatore abita su un “ermo colle”, lo sguardo di Salvatore coglie “infiniti silenzi”. Leggere i suoi versi è come immergersi in uno di quei quadri dimenticati in un corridoio dimenticato. Quelli che per una vita. Sebbene fossi passato di lì un milione di volte. Non avevi mai attentamente guardato. Poi viene quel giorno che lo guardi e… Diventi tutt’uno con il quadro. Forse perché tutti in questo terzo millennio volgare abbiamo bisogno di momenti di antica bellezza. Salvatore intende così la poesia. Le rime scivolano come sapone dalle mani. Croce, atroce, voce…