IL PELLEGRINO e ER NASO DE GOGOLLE di Pierpaolo Palladino
introduce Giuseppe Manfridi
leggono
Massimo Wertmuller – Il Pellegrino
Francesco Acquaroli – Er Naso de Gogolle
interviene il curatore della collana
Adriano Marenco
Er naso de gogolle | Una città che abita un’altra città. La Pietroburgo di Gogol che abita la Roma del Papa Re, e che ne è abitata. Uno scrittore che si fa abitare da un altro scrittore, possedendolo a sua volta. A operare il sortilegio, una lingua che si svuota di sé per far spazio a un’altra lingua tramutata in linguaggio, in stile, in materia concreta per modellare personaggi e situazioni.
Il pellegrino | è un testo estremo. Formalmente estremo. Densodi memoria stilistica e storica al punto da far supporre legami forticon la tradizione, addirittura con la classicità. Questa sin troppo facilesupposizione è però in gran parte un inganno. Ciò che in essorisulta più riconoscibile riguarda piuttosto il suo vestimento, ossialo scenario che, nello scorrere incalzante di battute e personaggi,si compone d’incanto nell’immaginazione del lettore