La scrittura di Massimo Miccoli rimane fedele a se stessa, perché fedele a sé è egli stesso. Fedele al suo stile colloquiale, volutamente basso, a testimonianza di una precisa volontà di adesione al basso dell’esistenza, nel quale il poeta riesce a trovare innumerevoli spunti di riflessione sulla nostra condizione di esseri che hanno la capacità e la possibilità di alzare lo sguardo verso quell’altrove di cui le cose sono segni, segnali, perché il poeta è colui che ‘tiene sveglio lo spirito di una persona’.
Presenta Lucianna Argentino
Iscriviti alla newsletter