Il segreto di Ernetti, romanzo d’esordio di Peter Schiera edito da Aletti Editore, rappresenta il tentativo, a distanza di diversi anni dalla morte di padre Pellegrino, di dare un po’ di luce al mistero del cronovisore e alle oscure vicende del suo inventore. L’autore, ripercorrendo le tappe più significative che portarono alla genesi di questa scoperta, crea un inquietante mondo di apparenze e di inganni in cui nulla è ciò che sembra. Protagonista del romanzo è un professore di Letteratura latina che dopo aver ricevuto una misteriosa lettera, si ritrova a raccogliere la sfida più ardua della sua vita, alla ricerca di una verità fondamentale, capace di produrre un eccidio dell’Umanità o la nascita di una nuova morale. Correva l’anno 1972 quando padre Pellegrino Ernetti, monaco benedettino del convento di San Giorgio Maggiore a Venezia, in una storica intervista rilasciata a La Domenica del Corriere, sostenne di aver inventato, grazie alla collaborazione di dodici scienziati, una macchina capace di vedere nel passato. Si trattava del cronovisore, un’elaborazione basata sul principio fisico secondo il quale le onde sonore e visive, una volta emesse, non si distruggono ma si trasformano e possono essere recuperate in quanto forme di energia.
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