29/11 | 17,30 | Occhio alla penna romanzo di Claudio Di Loreto
La serata sarà presentata dalla prof.ssa D’Antrassi Vincenzina, le letture saranno di Giulia Di Tommaso e Fabio Caricchia suonerà un paio di brani, a tema, con la chitarra acustica.
Sono gli anni di piombo, gli anni degli scontri in piazza, della lotta armata e della sfida tra contestatori e padroni. Anni tristi, anni in cui si piangeva Dio. Pare fosse morto nelle auto prese a rate, o forse – più dignitosamente -, nei miti dell’estate. È questa la storia che fa da sfondo alle scelte di Franco che alla fine decide, scandalizzando tutti, di entrare nei Carabinieri. Comincia così il racconto di vita del maresciallo Franco Di Caro, una storia di crimini, di tecniche investigative, di emozioni e delusioni del mestiere, ma anche di grandi sentimenti come l’amore per Rita, la solidarietà e l’amicizia tra colleghi. Franco snocciola casi, investigazioni sospese sul filo del rasoio, storie grottesche e pedinamenti da film, intercettazioni, truffe, e illeciti di vario tipo, compreso un furto di polli. Crea un quadro preciso e dettagliato dei passi da seguire, delle strategie adottate e del comportamento umano, criminale e non. Ma raccontare qualcosa sottende un “tu”, qualcuno lì pronto ad ascoltare. E allora a chi racconta il maresciallo Di Caro la sua storia di vita? Il “tu” che ascolta si chiama Andrea, ma non è né un sociologo né uno psicoterapeuta. Soprattutto non è un suo amico, eppure Franco si racconta a lui spogliandosi di qualcosa. Questa dunque è la storia di una vita e di un mestiere, è la storia di Franco, che è anche quella di Andrea, o del suo contrario.