22/5 – 19:00 | Mamma, un messaggio di Stalin per te di Luigi Dell’aglio
“Il capitano Giovanni Dell’Aglio sta bene e gode ottima salute. Firmato: Maresciallo Stalin”.
Da questo stringato messaggio, giunto alle ore 23,05 del 28 maggio 1947 nella casa romana di Alda Dell’Aglio e di suo figlio Luigi, allora appena dodicenne – attraverso una Phonola, simile a quella che campeggia in copertina, sintonizzata su Radio Mosca – prende avvio un racconto dove amore e ideali politici contrapposti s’intrecciano sullo sfondo della disastrosa spedizione dell’ARMIR. Alda, antifascista e per natura contraria alla guerra, tenta l’impossibile per salvare il marito Giovanni che, per l’ostinazione di indossare la camicia nera anche da prigioniero, sperimenta i più duri campi di prigionia sovietici. Con grande lucidità, l’autore ricostruisce la storia di quegli anni da angolazioni finora inesplorate: gli strumenti della propaganda marxista-leninista, il “vissuto” dei prigionieri, il PCI e la difficile autonomia da Mosca, gli scenari che avrebbero potuto evitare la campagna di Russia.
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